Marina Palmense e Dintorni
Le gole dell'Infernaccio e il Santuario della Madonna dell'Ambro
NATURA ATTIVA & SPIRITUALITA'
L'Infernaccio è uno tra i più suggestivi ed evocativi luoghi del Versante della Magia il cui toponimo ricorda le tante storie fantastiche e leggendarie che da sempre caratterizzano questi monti insieme al Passo delle Streghe, il punto più angusto della forra dove le pareti si stringono quasi a chiudersi.
La Gola è stata incisa dal Fiume Tenna tra i Monti Sibilla e Priora creando una "fessura" attraverso la roccia al cui ingresso si manifesta il perenne gocciolamento della "Pisciarelle" per poi aprirsi a splendidi boschi tra cui la Faggeta di San Leonardo che in autunno offre uno stupendo Foliage.
La piacevole risalita del vivace e "spumeggiante" corso d'acqua tra i boschi del percorso che lo costeggia conduce poi alla sua sorgente di Capotenna.
Nella gola da cui scende il torrente Ambro, al termine della strada che da Montefortino risale verso i Sibillini insinuandosi tra il Monte Priora e il Monte Amandola, si giunge al Santuario della Madonna dell'Ambro. Di antichissima origine e legato al miracolo della pastorella muta che ogni giorno lasciava i fiori nel tronco di un albero riacquistando un giorno la parola, è stato nel tempo rimaneggiato e ampliato fino alle forme attuali diventando la piccola Lourdes delle Marche.
L'interno conserva degli interessanti dipinti rappresentanti le Sibille in relazione alla figura mitologica che maggiormente identifica l'area e trova la sua origine nella famosa Grotta che si apre sull'omonimo Monte che dà il nome all'intero gruppo.
La Gola è stata incisa dal Fiume Tenna tra i Monti Sibilla e Priora creando una "fessura" attraverso la roccia al cui ingresso si manifesta il perenne gocciolamento della "Pisciarelle" per poi aprirsi a splendidi boschi tra cui la Faggeta di San Leonardo che in autunno offre uno stupendo Foliage.
La piacevole risalita del vivace e "spumeggiante" corso d'acqua tra i boschi del percorso che lo costeggia conduce poi alla sua sorgente di Capotenna.
Nella gola da cui scende il torrente Ambro, al termine della strada che da Montefortino risale verso i Sibillini insinuandosi tra il Monte Priora e il Monte Amandola, si giunge al Santuario della Madonna dell'Ambro. Di antichissima origine e legato al miracolo della pastorella muta che ogni giorno lasciava i fiori nel tronco di un albero riacquistando un giorno la parola, è stato nel tempo rimaneggiato e ampliato fino alle forme attuali diventando la piccola Lourdes delle Marche.
L'interno conserva degli interessanti dipinti rappresentanti le Sibille in relazione alla figura mitologica che maggiormente identifica l'area e trova la sua origine nella famosa Grotta che si apre sull'omonimo Monte che dà il nome all'intero gruppo.